Certo, non rinnego il passato: l’adrenalina che ti dà una gara e la determinazione che hai nel prepararla sono uniche!
Non c’è freddo, pioggia, vento, sole battente o umidità che ti fermino.
Ma oggi è diverso.
Per me quello che conta davvero è:
– recuperare la mia dimensione fanciullesca ed il significato che il gesto della corsa aveva un tempo, un gioco semplice e divertente tra bambini all’aria aperta;
– mantenere vivo il desiderio della corsa per la corsa, sintonizzandosi con il proprio corpo attraverso i cinque sensi, prendendo andature fisiologiche e sostenibili che consentano di entrare in connessione con tutto quello che scorre intorno e scegliendo il più possibile dei bei percorsi, dando priorità a quelli nella natura;
– provare durante e dopo la corsa benessere fisico, emotivo, mentale ed un grande senso di libertà.
Da qui è nato il concetto di “sensorial running“, ossia di un tipo di corsa esperienziale basato essenzialmente sulla sensorialità, sulle emozioni e sul benessere che la corsa può darti.
“Sensorial running“, dunque, è il nome della sezione di questo sito in cui puoi trovare indicazioni di tracciati di corsa in vari paesi, selezionati e descritti in modo diverso rispetto ai tradizionali parametri di mappatura geografica e di chilometraggio preciso.
La segnalazione dei percorsi di “sensorial running“, infatti, si basa su parametri di natura sensoriale, sperimentati in prima persona, quali:
1) impatto (ossia tatto) e propriocettivita’ dei piedi rispetto alla diversa tipologia di terreno con ritorno più o meno dolce dell’appoggio sulle articolazioni e sulla schiena 🏃♀️
È evidente che il tipo di fondo calpestato condiziona in primis fisicamente l’esperienza della corsa: un asfalto ammortizzante o un buono sterrato compatto rendono più sostenibile l’andatura e migliore la postura durante tutto il tragitto, contrariamente ad una pavimentazione in cemento o un terreno molto sabbioso;
2) spettacolo che scorre davanti agli occhi 🤩
La corsa con la videocamera degli occhi che filma a 180° quello che inquadra rilascia sensazioni continue ed è uno straordinario strumento di introspezione oltre che un modo diverso per conoscere meglio nuovi posti e la vita locale;
3) sound di sottofondo 🎼
Anche questa esperienza sensoriale, quando è piacevole, contribuisce a dare valore alla corsa. Ovviamente, spesso e volentieri, le corse cittadine sono carenti da questo punto di vista, al contrario delle corse al mare, in montagna o in campagna;
4) qualità dell’aria 💨
Riuscire a fare il pieno di aria pulita ed ossigenata durante la corsa è fondamentale per il nostro benessere fisico e generale. Ovviamente, le corse nella natura sono il top anche da questo punto di vista;
5) emozione e gusto complessivi della corsa 😍
Questo è il parametro che indica se veramente la corsa è stata un’esperienza di sintonizzazione con il proprio corpo attraverso i nostri cinque sensi, di benessere complessivo, di connessione con il mondo esterno e, più in generale, di scoperta di nuovi posti e nuove culture.
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Facciamo un esempio: sei in Cambogia per vacanza, per lavoro o altro. Ti va di correre ma non sai bene dove.
Scopri nella sezione “sensorial running” di questo sito che nella città di Siem Reap esiste un circuito.
Lo guardi con attenzione: in effetti, all’interno dell’area archeologica di Angkor Wat si può correre su un buon manto stradale, con poco rumore di traffico, con una qualità di aria buona soprattutto di mattina presto, con templi e rovine khmer che scorrono davanti agli occhi, illuminati dalla prima luce dell’alba.
Il percorso ti piace e le suggestioni che ti evoca correrci anche!
Lo memorizzi, lo programmi, all’ora “x” del giorno “y” ti prepari ed esci a goderti a pieno la tua esperienza di “sensorial running” nella città di Siem Reap in Cambogia.